La base del nuovo regime era il nacionalcatolicismo ossia l’uso politico della religione. Nel 1936 la Chiesa, fortemente osteggiata da coloro che protestavano contro i privilegi del clero, decise di ribadire tale uso politico per legittimare il colpo di Stato, a Settembre il Vescovo di Salamanca redige una lettera nota come las dos ciudades , in cui offre la sua benedizione al regime, ufficializzando così l’adesione della Chiesa all’Alzamiento. L’Alzamiento, così come veniva chiamato il golpe, era stato descrito come sacro y necesario, un'adeguata risposta volta alla riparazione alle molteplici violenze e dissacrazioni subite dalla Chiesa: una Cruzada volta a riscattare e salvare la Espana in questa lotta agli eretici, infieles e sin Dios. Nel 1937 l’arcivescovo Goma scrisse la Carta Colectiva del Episcopado Espanol, lettera rivolta a tutti i vescovi del mondo e firmata da gran parte dei vescovi spagnoli, dove li invita a prendere parte di questo plebiscito armato...
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