Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2018

Italia: Dal Fascismo alla Resistenza

Le morti, distruzioni, bombardamenti e le notizie dal fronte di guerra decretarono il crollo del fronte interno e del mito di Mussolini. Il Re decise di intervenire solo in seguito allo sbarco degli anglo-americani in Sicilia, forte dal sostegno di alcun leader fascisti i quali avevano durante una riunione del Gran Consiglio approvato a maggioranza un ordine del giorno molto critico nei confronti di Mussolini. Quando Mussolini si presentò davanti al Re, venne arrestato e prese il suo posto Badoglio, il quale nel 3 Settembre firmò con gli anglo-americani un armistizio corto. Appena questo accordo venne reso pubblico, la Germania occupò l'Italia, liberarono Mussolini e costringendo il Re e Badoglio a rifugiarsi a Brindisi, dove il 29 Settembre venne firmato un armistizio lungo, l'Italia infatti dichiarò guerra alla Germania diventando co-belligerante. L'Italia si trovò divisa dalla linea Gustav: NORD - Tedeschi, Mussolini fondò la Repubblica Sociale Italiana e na

Seconda Guerra Mondiale

La Seconda Guerra era caratterizzata da: ampia durata e dimensioni geografiche, intensità e radicalità. La Prima Guerra era incentrata sugli aspetti difensivi, tipici di una guerra di posizione, successivamente i mezzi si svilupparono permettendo di sfondare più facilmente le difese nemiche, permettendo di attuare una guerra lampo - Blitzkrieg PRIMA FASE Il 1 Settembre 1939 Hitler invase la Polonia e in pochi giorni la occupò, essa poi venne spartita tra URSS, parte orientale e Germania, parte Occidentale, come secondoil Patto Ribbentrop-Molotov.  Dopo la conquista della Polonia ne segui un periodo di quiete, una guerra strana chiamata dai francesi, drole de guerre, che sconcertò gli avversari. Nel 1940 Hitler riprese l'azione puntando ad attuare una guerra lampo ad Occidente, aggirando la linea francese Maginot, l'Inghilterra l'anno precedente aveva inviato 400.000 uomini a sostegno dell'alleata, ma si rivelarono insufficienti, poi Francia e I

Il Mondo Verso Una Nuova Guerra

Con la fine della Prima Guerra Mondiale e con i successivi trattati di pace, l'Europa poteva essere divisa in: - Paesi Soddisfatti: Inghilterra, Francia, Polonia, Cecoslovacchia e Iugoslavia - Paesi Insoddisfatti: Germania, Austria e Ungheria - L'Italia era un caso ambiguo, perché nonostante la vittoria, riteneva di aver subito un ingiustizia originando il mito della "vittoria mutilata" Si diffuse allora l'idea di un Revisionismo dei trattati. Hitler era un iper-revisionista, i nazisti infatti  intendevano attuare il Pangermanismo ossia la creazione di un nuovo ordine basato sull'annessione delle minoranze di lingua tedesca alla Germania tra cui Polonia, Cecoslovacchia, Austria e Russia , il che minacciava di stravolgere gli assetti tradizionali. In Austria si era instaurato un governo austro-fascista guidato da Engelbert Dollfuss , il quale era contrario all'Anschluss, tanto che durante un fallito colpo di Stato venne ucciso.  

Italia Verso il Fascismo

Il Movimento dei Fasci di Combattimento venne fondato da Mussolini a Milano nel 1919, in seguito al suo appello all'unità e solidarietà nazionale. Era convinto che l'Italia non dovrebbe più presentarsi secondo i vecchi schemi, ma come un arsenale dove ognuno e tutti lavoravano in vista di un obiettivo comune. Si formava così uno Stato Corporativo basato sulla collaborazione tra le classi: Combattenti e Produttori. Benito Mussolini era un uomo molto carismatico e grazie al dono della parola e del gesto riusciva a coinvolgere le masse, così come d'Annunzio si adoperò di una milizia armata, strumento tipico della politica del fare in grado di trascinare le masse. Il nemico secondo lui era l'antinazione, e quindi le spedizioni punitive erano un modo di riappropriarsi delle terre italiane illegalmente occupate dai primi. Si può parlare di guerra civile? Si e no perché: SI -   Presentava una milizia armata ed organizzata      -  Brutalizzazione della politica po

Totalitarismi a Confronto

URSS Dopo la morte di Lenin, si aprì una discussione interna allo Stato per decidere l'impostazione da dare all'economia: - Bacharin: Sosteneva la necessità di dare maggiore libertà all'iniziativa economica, in netto contrasto con il tabù comunista. Si collocò a Destra - Trockij: Riteneva che lo Stato dovesse prendere in mano la situazione e pianificare il processo di industrializzazione. Si collocò a Sinistra - Stalin: Invece si collocò al centro, tuttavia quando riuscì cacciare dal partito i militanti ed esponenti della sinistra decide di appropriarsi delle idee di Trockij. Il piano di Stalin prevedeva due voci: - Piano quinquennale per l'industria - Contadini dovevano conferire allo Stato parte dei propri prodotti mentre le aziende agricole dovevano confluire in gigantesche aziende pseudo-cooperative, dette Kolchoz, dalle quali  lo Stato avrebbe ricavato le risorse economiche necessarie all'importazione delle tecnologie volte ad incrementare l'ind

Grande Guerra: Conclusione

Tra le ultime settimane di Ottobre 1917 e le prime settimane di Novembre, gli Italiani si organizzarono tra Monte Grappa e il Fiume Piave, attuando una valida linea difensiva contro gli austriaci. Armando Diaz, a differenza di Cadorna, adottò un strategia difensiva volta ad evitare una carneficina e una sconfitta che si sarebbe rivelata fatale, questa sua linea venne però criticata da quanti invocavano un offensiva in modo da dimostrare come gli italiani fossero in grado di rifarsi dalla sconfitta di Caporetto. Lui però attese fino all'ultimo e decise di attaccare solamente quando gli austriaci cominciarono a dare i primi segni di cedimento in seguito ad un fallimentare avanzare nel quale persero la vita oltre 150.000 austriaci rispetto agli 80.000 italiani, ciò ha permesso all'esercito italiano di contrattaccare sfondando a Vittorio Veneto le linee difensive costringendo gli austriaci alla resa. Anche per la Germania la fine si avvicinava, quando il Capo