URSS
Dopo la morte di Lenin, si aprì una discussione interna allo Stato per decidere l'impostazione da dare all'economia:
- Bacharin: Sosteneva la necessità di dare maggiore libertà all'iniziativa economica, in netto contrasto con il tabù comunista. Si collocò a Destra
- Trockij: Riteneva che lo Stato dovesse prendere in mano la situazione e pianificare il processo di industrializzazione. Si collocò a Sinistra
- Stalin: Invece si collocò al centro, tuttavia quando riuscì cacciare dal partito i militanti ed esponenti della sinistra decide di appropriarsi delle idee di Trockij.
Il piano di Stalin prevedeva due voci:
- Piano quinquennale per l'industria
- Contadini dovevano conferire allo Stato parte dei propri prodotti mentre le aziende agricole dovevano confluire in gigantesche aziende pseudo-cooperative, dette Kolchoz, dalle quali lo Stato avrebbe ricavato le risorse economiche necessarie all'importazione delle tecnologie volte ad incrementare l'industria.
Molti contadini si ribellarono poi non volevano conferire i propri prodotti allo Stato, quindi iniziarono a sabotare il raccolto e a macellare il bestiame, lo Stato allora decise di intervenire tramite una repressione.
Contemporaneamente ci fu una grande carestia che finì per indebolire la popolazione, anche se la raccolta del grano scese di solo 10%, lo Stato però continuò con la repressione. Finita l'emergenza circa 60% delle famiglie entrarono a far parte dei Kolchoz.
GERMANIA
La crisi che colpì il paese determinò nel crollo del CSX, il Presidente Hindenburg nominò cancelliere Brunning, 83enne, che rappresentava la continuità del presente con il passato imperiale.
Nelle elezioni del 1930, il Partito Nazionalsocialista guidato da Hitler ottene circa 1.5 milioni di voti, diventando una vera forza politica.
Nelle elezioni presidenziali si presentarono Hindenburg e Hitler, entrambi esponenti della destra che erano convinti della necessità di un regime che fosse in grado di riportare l'ordine nel paese, contrastare il marxismo e ovviamente riportare la Germania ad una posizione di prestigio internazionale. Tuttavia si rivolgevano a diversi settori della società, il primo all'élite imprenditoriale mentre il secondo alla sfera sociale ed collettiva. I risultati premiarono Hindenburg,
Nelle due successive elezioni politiche la Germania si trovò in una condizione di stallo, poi nessun partito ottenne la maggioranza necessaria per governare, il PNS ottenne 37% e 33%, confermandosi prima forza politica del paese, fu allora che Hindenburg decise di affidare l'incarico a Hitler.
Hitler per prima cosa decise di attaccare i comunisti, accusandoli di aver distrutto la sede del Reichstag, anche se servì soltanto come una scusa poi ha permesso a Hitler di emanare un decreto volto a porre fine alle opposizioni poi gli permise di arrestare i leader comunisti.
Nelle successive elezioni il PNS ottenne 52% dei voti.
Fondamentale fu il cosiddetto Fuhrerprinzip, ossia il criterio di legalità non veniva stabilito dalla legge, bensì dalla volontà di Hitler, nonostante questo lui non controllava l'intero apparato statale, poi i suoi uomini di fiducia, collocati ai vertici dello Stato godevano di ampia autonomia, il che però portava a dei conflitti di interessi e ambiguità, pertanto molto spesso si trovavano a dover rivolgersi al Fuhrer per la risoluzione delle controversie, il che veniva utilizzato da Hitler come uno strumento volto a spostare gli interessi politici a piacere.
Hitler come vedremo successivamente, era un iper revisionista, poi sognava di attuare il pangermanesimo, questa unità tedesca prevedeva anche una pulizia della razza ariana, per questo perseguiva indiscriminatamente tutti i cittadini tedeschi che a suo avviso contribuivano alla contaminazione del popolo tedesco tramite le sterilizzazione e l'eutanasia.
Fu soltanto quando passò a ricorrere all'eutanasia forzata che la Chiese decise di intervenire, il Pontefice in effetti dichiarò il Nazismo pagano e anticristiano.
Anche gli ebrei venivano perseguitati da Hitler, accusati di contaminare la cultura tedesca, per questo nel 1933 iniziarono le persecuzioni razziali e nel 1935 vennero emanate le Leggi di Norimberga, che approfondiremo nei capitoli successivi.
Dopo la morte di Lenin, si aprì una discussione interna allo Stato per decidere l'impostazione da dare all'economia:
- Bacharin: Sosteneva la necessità di dare maggiore libertà all'iniziativa economica, in netto contrasto con il tabù comunista. Si collocò a Destra
- Trockij: Riteneva che lo Stato dovesse prendere in mano la situazione e pianificare il processo di industrializzazione. Si collocò a Sinistra
- Stalin: Invece si collocò al centro, tuttavia quando riuscì cacciare dal partito i militanti ed esponenti della sinistra decide di appropriarsi delle idee di Trockij.
Il piano di Stalin prevedeva due voci:
- Piano quinquennale per l'industria
- Contadini dovevano conferire allo Stato parte dei propri prodotti mentre le aziende agricole dovevano confluire in gigantesche aziende pseudo-cooperative, dette Kolchoz, dalle quali lo Stato avrebbe ricavato le risorse economiche necessarie all'importazione delle tecnologie volte ad incrementare l'industria.
Molti contadini si ribellarono poi non volevano conferire i propri prodotti allo Stato, quindi iniziarono a sabotare il raccolto e a macellare il bestiame, lo Stato allora decise di intervenire tramite una repressione.
Contemporaneamente ci fu una grande carestia che finì per indebolire la popolazione, anche se la raccolta del grano scese di solo 10%, lo Stato però continuò con la repressione. Finita l'emergenza circa 60% delle famiglie entrarono a far parte dei Kolchoz.
Stalin si convinse che la repressione fosse la miglior forma di governo e mantenimento dell'ordine.
La crisi che colpì il paese determinò nel crollo del CSX, il Presidente Hindenburg nominò cancelliere Brunning, 83enne, che rappresentava la continuità del presente con il passato imperiale.
Nelle elezioni del 1930, il Partito Nazionalsocialista guidato da Hitler ottene circa 1.5 milioni di voti, diventando una vera forza politica.
Nelle elezioni presidenziali si presentarono Hindenburg e Hitler, entrambi esponenti della destra che erano convinti della necessità di un regime che fosse in grado di riportare l'ordine nel paese, contrastare il marxismo e ovviamente riportare la Germania ad una posizione di prestigio internazionale. Tuttavia si rivolgevano a diversi settori della società, il primo all'élite imprenditoriale mentre il secondo alla sfera sociale ed collettiva. I risultati premiarono Hindenburg,
Nelle due successive elezioni politiche la Germania si trovò in una condizione di stallo, poi nessun partito ottenne la maggioranza necessaria per governare, il PNS ottenne 37% e 33%, confermandosi prima forza politica del paese, fu allora che Hindenburg decise di affidare l'incarico a Hitler.
Nelle successive elezioni il PNS ottenne 52% dei voti.
Fondamentale fu il cosiddetto Fuhrerprinzip, ossia il criterio di legalità non veniva stabilito dalla legge, bensì dalla volontà di Hitler, nonostante questo lui non controllava l'intero apparato statale, poi i suoi uomini di fiducia, collocati ai vertici dello Stato godevano di ampia autonomia, il che però portava a dei conflitti di interessi e ambiguità, pertanto molto spesso si trovavano a dover rivolgersi al Fuhrer per la risoluzione delle controversie, il che veniva utilizzato da Hitler come uno strumento volto a spostare gli interessi politici a piacere.
Hitler come vedremo successivamente, era un iper revisionista, poi sognava di attuare il pangermanesimo, questa unità tedesca prevedeva anche una pulizia della razza ariana, per questo perseguiva indiscriminatamente tutti i cittadini tedeschi che a suo avviso contribuivano alla contaminazione del popolo tedesco tramite le sterilizzazione e l'eutanasia.
Fu soltanto quando passò a ricorrere all'eutanasia forzata che la Chiese decise di intervenire, il Pontefice in effetti dichiarò il Nazismo pagano e anticristiano.
Anche gli ebrei venivano perseguitati da Hitler, accusati di contaminare la cultura tedesca, per questo nel 1933 iniziarono le persecuzioni razziali e nel 1935 vennero emanate le Leggi di Norimberga, che approfondiremo nei capitoli successivi.
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