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Visualizzazione dei post da settembre, 2021

Cooperazione tra gli Stati

 La cooperazione tra gli Stati è molto importante soprattutto nella lotta all'immigrazione clandestina e alle attività criminali riconducibile a questo fenomeno. Questa cooperazione si svolge mediante: - Condivisione di strutture, dati, esperienze - Assistenza alle guardie di frontiera A livello universale importanti sono i Due Protocolli Addizionali della Convenzione di Palermo: una serie di attività volte al contrasto delle attività illecite quali trafficking e smuggling. Art. 1  Scopo Lo scopo della presente Convenzione è di promuovere la cooperazione per prevenire e combattere il crimine organizzato transnazionale in maniera più efficace. A livello regionale possiamo citare alcune misure di maggior rilevanza: - Pattugliamento congiunti - Data base - Codice visti - Ufficiali distaccati - Reti di funzionari incaricati all'immigrazione La cooperazione tra gli Stati è importante anche per quanto riguardano le operazioni di allontanamento. Di fronte ad uno status migratorio i

Migrant Worker

Il lavoro di promozione e tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali portò l'Assemblea Generale dell'ONU ad approvare nel 1990 la International Convention on the protection of the Rights of Migrant Workers and Their families. Attualmente è una delle convenzioni più importanti in materia , la quale cerca di attirare l'attenzione della comunità internazionale circa la disumanizzazione del lavoratore migrante, condannando ogni forma di discriminazione e sfruttamento. Costituita da 93 articoli suddivisi in 9 parti: PARTE I Definisce a chi sono rivolti questi diritti, al migranti worker "a person who is been, has been or will be engaged on a remunerated activity." fuori dal Paese d'origine, and their families. 1. The present Convention is applicable, except as otherwise provided hereafter, to all migrant workers and members of their families without distinction of any kind such as sex, race, colour, language, religion or conviction, political or other op

Ricongiungimento Familiare

 La famiglia è da sempre considerata il nucleo essenziale della società, cui unità deve essere tutelata sia all'interno dello Stato d'origine sia all'interno di un eventuale Stato terzo. Lo strumento con il quale gli Stati assicurarono tale unità è il ricongiungimento familiare , uno strumento volto non a promuovere la mobilità transnazionali delle famiglie, bensì volto ad assicurare l'unità della stessa anche dopo che l'individuo abbia consolidato la propria condizione in un altro Stato. CITTADINI COMUNITARI Attualmente la direttiva 2004/38 regola la mobilità dei cittadini comunitari e dei suoi familiari. Inizialmente l'unità familiare venne tutelata in quanto funzionale al principio di libera circolazione dei lavoratori UE, per cui era essenziale eliminare ogni ostacolo al suo diritto di essere accompagnato e ricongiunto. La direttiva riconosce come familiari: - Coniuge o partner - Figli di età inferiore a 21 anni a. Soggiorno di breve periodo I familiari de

Sistema Europeo di Asilo

 I Paesi dell'Unione Europea dedicano una particolare attenzione ai c.d migranti forzati ossia coloro che si trovano costretti ad abbandonare il proprio Paese d'origine. Appartengono a questa categoria i c.d rifugiati, coloro che non possono o non vogliono tornare nel proprio paese d'origine o provenienza a causa di una grave minaccia alla loro vita e libertà. La Convenzione di Ginevra in materia elabora tre punti cardini: a. Definizione di Rifugiato art. 1 "le decisioni prese circa il riconoscimento della qualità dì rifugiato dell’Organizzazione internazionale per i rifugiati durante lo svolgimento del suo mandato non impediscono il riconoscimento di tale qualità a persone che adempiono le condizioni previste nel paragrafo 2 del presente articolo; 2) a chiunque, per causa di avvenimenti anteriori al 1° gennaio 1951 e nel giustificato timore d’essere perseguitato per la sua razza, la sua religione, la sua cittadinanza, la sua appartenenza a un determinato gruppo soc

Lotta all'Immigrazione Irregolare

 Gli Stati dell'UE sono da sempre impegnati nell'incessante lotta all'immigrazione irregolare, mettono in atto una serie di misure quali:  - Pattugliamento congiunto: Frontex - Sistema informazione visti: segnalazione dei cittadini per la non ammissione - Regolamenti visti e codice visti Per promuovere la cooperazione, vennero adottati due importanti atti, i quali promuovevano a. Reciproco riconoscimento dei provvedimenti di espulsione b. Cooperazione e assistenza alle operazioni di rimpatrio congiunto Queste misure vennero però considerate insufficienti, ciò spinse Olanda, Spagna, Germania, Lussemburgo, Francia e Belgio ad concludere il Trattato di Prum: una serie di operazioni congiunte di polizia volte al contrasto dell'immigrazione clandestina e delle attività criminali riconducibili a tale fenomeno quali il traffichino e lo smuggling, mediante lo scambio di informazioni, esperti e risorse. In seguito all’entrata in vigore del trattato fra il Regno del Belgio, la Re

Ingresso e soggiorno del cittadino terzo

La Convenzione d'Applicazione dell'Area Schengen e il Codice Frontiere furono i primi atti a stabilire i requisiti per l'ammissione degli stranieri, inoltre sottolinearono il diritto dello straniero, che abbia fatto ingresso regolare all'intento del territorio di uno degli Stati membri, di far ingresso e soggiornare all'interno del territorio di un altro Stato terzo, per un periodo di 90 giorni. L'articolo 5 del Codice Frontiere stabilisce i seguenti criteri per la''ammissione: - Non essere segnalato al SIS - Non costituire una minaccia all'ordine pubblico e alla sicurezza nazionale - Scopo e durata del viaggio - Risorse economiche sufficienti a tutta la durata del soggiorno 1.   Per un soggiorno non superiore a tre mesi nell’arco di sei mesi, le condizioni d’ingresso per i cittadini di paesi terzi sono le seguenti: a) essere in possesso di uno o più documenti di viaggio validi che consentano di attraversare la frontiera; b) essere in possesso di un