Diritto Convenzionale - Trattati che diedero vita all'UE, dalla CECA al Trattato di Lisbona, e che costituiscono una sorta di Costituzione europea
Diritto Derivato - Gli organi UE e il loro potere normativo, fondamentale è la Corte di Giustizia dell'UE, la quale ha il compito di garantire la prevalenza del diritto europeo, rispetto al diritto interno, ma anche la corretta interpretazione e applicabilità delle norme europee.
DIRITTO DERIVATO
a) Atti Non Vincolanti: Sono le raccomandazioni dell'UE, non sono sanzionabili
b) Atti Vincolanti: Hanno potere normativo e sono sanzionabili:
DIRETTA APPLICABILITÀ' ED EFFETTO DIRETTIVO
La diretta applicabilità riguarda gli atti europei, che entrano direttamente nell'ordinamento interno senza la necessità di un atto di intermediazione da parte del legislatore nazionale, condizione tipica dei regolamenti, i quali sfiorano la membrana della sovranità nazionale.
L'effetto direttivo invece riguarda l'interpretazione di una disposizione europea, è compito dell'interprete individuare quelle norme che entrano direttamente a far parte del nostro ordinamento, questa nozione venne introdotta per garantire la supremazia delle norme europee rispetto alle norme del diritto interno, infatti la Corte di Giustizia dell'UE afferma che "qualora una disposizione sia chiara, precisa e che garantisca un diritto al singolo, tale disposizione dovrà essere applicata direttamente, senza la necessità di attendere l'intermediazione del legislatore nazionale che ne introduca nell'ordinamento."
NORME EUROPEE E NORME INTERNE
L'Italia con l'adesione all'UE dovette accettare alcune condizioni di appartenenza, tra cui la superiorità delle norme europee rispetto alle norme interne. In molti Stati l'adesione all'UE venne accompagnata da riforme costituzionali, l'Italia però si limitò alla ratifica del Trattato di Roma, questo avvenne perché la Corte Costituzionale individuò nell'articolo 10 della Costituzione - "L'ordinamento italiano si conforma alle norme del diritto internazionale" - un autorizzazione di cedimento della propria sovranità per accedere in condizioni di parità all'UE.
a) Inizialmente si utilizzava il criterio cronologico, cosa non gradita dalla Corte di Giustizia dell'UE che voleva garantire la superiorità delle fonti europee sempre e comunque.
b) Poi si passò ad utilizzare il criterio gerarchico, dove una legge italiana che contrastasse con una norma europee doveva essere impugnata davanti alla corte costituzionale per violazione indiretta dell'articolo 11 - Caso Granital rinvio.
Il caso Granital offri alla Corte Costituzionale l'occasione di rivedere i criteri per la risoluzione delle antinomie:
- Ordinamento italiano e ordinamento europeo sono due ordinamenti autonomi e distinti, dotati ognuno di regole e norme proprie: teoria dualistica
- Ordinamento europeo non entra a far parte dell'ordinamento italiano, quindi non vi è un vero conflitto, poi ognuno è valido all'interno del proprio ordinamento.
- Con la ratifica del Trattato di Roma, l'Italia ha accettato la superiorità dell'ordinamento europeo in determinate materie: Criterio delle Competenze.
La famosa sentenza La Pergola o 170/1984 ha permesso di delineare un nuovo quadro:
a) Contrasto tra Norme interna e Norme UE self executing:
Va applicata la norma europea secondo il criterio delle gerarchie.
b) Contrasto tra Norme Interne e Norme UE non self executing:
Va applicata la norma europea, quindi va sollevata la questione della legittimità costituzionale della legge italiana davanti alla corte costituzionale.
c) Contrasto tra Norme Costituzionali e Norme UE:
La gerarchia delle fonti permette una deroga dei valori elementari della Costituzione, ma non la quella di quei valori fondamentali, quindi si deve ricordare che la prevalenza del diritto europeo sul diritto interno è dovuto alla ratifica del trattato di Roma che li ha conferito forza, pertanto occorre abrogare quella disposizione all'interno del trattato che permette alla norma europea di entrare all'interno del nostro ordinamento.
d) Contrasto tra Norme Sub-Legislative e Norme UE:
Considerando che le norme sub-legislative sono fonti secondarie del diritto, va applicato il criterio gerarchico.
GIUDICI E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
La teoria dualistica causa importanti contraddizioni e paradossi, perché dal punto di vista legislativo, l'ordinamento italiano e europeo sono autonomi, ma per quanto riguarda il punto di vista esecutivo, devono collaborare, per questo motivo i giudici e le amministrazioni pubbliche sono visti come servi di due padroni, a differenza della Pubblica Amministrazione, i giudici hanno un importante strumento, chiamato rinvio pregiudiziale alla corte di giustizia dell'UE, presentabile qualora nel corso di un processo e giudizio, ci si trovi davanti a un dubbio riguardo l'applicazione oppure interpretazione di una normativa europea.
ATTUAZIONE DELLE NORMATIVE EUROPEE
L'Italia ha per molti anni ottenuto il record per mancato adempimento delle norme europee, per questo motivo fondamentale fu la legge 234/2012:
a) Parlamento approva ogni anno:
- Legge di delegazione europea: Dove delega il Governo al recepimento delle normative europee
- Legge Europea: Legge che permette di adeguare l'ordinamento italiano, evitando le sanzioni per mancato adempimento.
b) Regioni:
- Nonostante la loro autonomia legislativa, art. 117, devono rispettare i vincoli europei, considerando che è lo Stato ad appartenere all'UE e non la sola regione, qualora questa non rispetti gli obblighi europei, lo Stato può intervenire tramite il suo potere di rivalsa.
Diritto Derivato - Gli organi UE e il loro potere normativo, fondamentale è la Corte di Giustizia dell'UE, la quale ha il compito di garantire la prevalenza del diritto europeo, rispetto al diritto interno, ma anche la corretta interpretazione e applicabilità delle norme europee.
DIRITTO DERIVATO
a) Atti Non Vincolanti: Sono le raccomandazioni dell'UE, non sono sanzionabili
b) Atti Vincolanti: Hanno potere normativo e sono sanzionabili:
- Regolamento
- Decisione
- Direttive
DIRETTA APPLICABILITÀ' ED EFFETTO DIRETTIVO
La diretta applicabilità riguarda gli atti europei, che entrano direttamente nell'ordinamento interno senza la necessità di un atto di intermediazione da parte del legislatore nazionale, condizione tipica dei regolamenti, i quali sfiorano la membrana della sovranità nazionale.
L'effetto direttivo invece riguarda l'interpretazione di una disposizione europea, è compito dell'interprete individuare quelle norme che entrano direttamente a far parte del nostro ordinamento, questa nozione venne introdotta per garantire la supremazia delle norme europee rispetto alle norme del diritto interno, infatti la Corte di Giustizia dell'UE afferma che "qualora una disposizione sia chiara, precisa e che garantisca un diritto al singolo, tale disposizione dovrà essere applicata direttamente, senza la necessità di attendere l'intermediazione del legislatore nazionale che ne introduca nell'ordinamento."
NORME EUROPEE E NORME INTERNE
L'Italia con l'adesione all'UE dovette accettare alcune condizioni di appartenenza, tra cui la superiorità delle norme europee rispetto alle norme interne. In molti Stati l'adesione all'UE venne accompagnata da riforme costituzionali, l'Italia però si limitò alla ratifica del Trattato di Roma, questo avvenne perché la Corte Costituzionale individuò nell'articolo 10 della Costituzione - "L'ordinamento italiano si conforma alle norme del diritto internazionale" - un autorizzazione di cedimento della propria sovranità per accedere in condizioni di parità all'UE.
Ma cosa accade quando ci siano contrasti e conflitti tra norme UE e norme Interne?
a) Inizialmente si utilizzava il criterio cronologico, cosa non gradita dalla Corte di Giustizia dell'UE che voleva garantire la superiorità delle fonti europee sempre e comunque.
b) Poi si passò ad utilizzare il criterio gerarchico, dove una legge italiana che contrastasse con una norma europee doveva essere impugnata davanti alla corte costituzionale per violazione indiretta dell'articolo 11 - Caso Granital rinvio.
Il caso Granital offri alla Corte Costituzionale l'occasione di rivedere i criteri per la risoluzione delle antinomie:
- Ordinamento italiano e ordinamento europeo sono due ordinamenti autonomi e distinti, dotati ognuno di regole e norme proprie: teoria dualistica
- Ordinamento europeo non entra a far parte dell'ordinamento italiano, quindi non vi è un vero conflitto, poi ognuno è valido all'interno del proprio ordinamento.
- Con la ratifica del Trattato di Roma, l'Italia ha accettato la superiorità dell'ordinamento europeo in determinate materie: Criterio delle Competenze.
La famosa sentenza La Pergola o 170/1984 ha permesso di delineare un nuovo quadro:
a) Contrasto tra Norme interna e Norme UE self executing:
Va applicata la norma europea secondo il criterio delle gerarchie.
b) Contrasto tra Norme Interne e Norme UE non self executing:
Va applicata la norma europea, quindi va sollevata la questione della legittimità costituzionale della legge italiana davanti alla corte costituzionale.
c) Contrasto tra Norme Costituzionali e Norme UE:
La gerarchia delle fonti permette una deroga dei valori elementari della Costituzione, ma non la quella di quei valori fondamentali, quindi si deve ricordare che la prevalenza del diritto europeo sul diritto interno è dovuto alla ratifica del trattato di Roma che li ha conferito forza, pertanto occorre abrogare quella disposizione all'interno del trattato che permette alla norma europea di entrare all'interno del nostro ordinamento.
d) Contrasto tra Norme Sub-Legislative e Norme UE:
Considerando che le norme sub-legislative sono fonti secondarie del diritto, va applicato il criterio gerarchico.
GIUDICI E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
La teoria dualistica causa importanti contraddizioni e paradossi, perché dal punto di vista legislativo, l'ordinamento italiano e europeo sono autonomi, ma per quanto riguarda il punto di vista esecutivo, devono collaborare, per questo motivo i giudici e le amministrazioni pubbliche sono visti come servi di due padroni, a differenza della Pubblica Amministrazione, i giudici hanno un importante strumento, chiamato rinvio pregiudiziale alla corte di giustizia dell'UE, presentabile qualora nel corso di un processo e giudizio, ci si trovi davanti a un dubbio riguardo l'applicazione oppure interpretazione di una normativa europea.
ATTUAZIONE DELLE NORMATIVE EUROPEE
L'Italia ha per molti anni ottenuto il record per mancato adempimento delle norme europee, per questo motivo fondamentale fu la legge 234/2012:
a) Parlamento approva ogni anno:
- Legge di delegazione europea: Dove delega il Governo al recepimento delle normative europee
- Legge Europea: Legge che permette di adeguare l'ordinamento italiano, evitando le sanzioni per mancato adempimento.
b) Regioni:
- Nonostante la loro autonomia legislativa, art. 117, devono rispettare i vincoli europei, considerando che è lo Stato ad appartenere all'UE e non la sola regione, qualora questa non rispetti gli obblighi europei, lo Stato può intervenire tramite il suo potere di rivalsa.
Commenti
Posta un commento