Successivamente anche l'Inghilterra concluse un accordo, la Pace di Amiéns con la quale la Francia rinunciava all'Egitto mentre conservava le sue altre conquiste.
In Europa ora finalmente regnava la pace, ma affinché tutto tornasse come prima era fondamentale che Napoleone ripristinasse la vecchia e legittima dinastia sul trono di Francia, lui però aveva ben altri progetti, era infatti intenzionato a consolidare il proprio potere personale non attraverso la legittimazione divina, dalla legge o dalla tradizione ma dall'adesione popolare, dunque ricorreva ai c.d plebisciti con i quali si rivolgeva direttamente alla popolazione.
Quando il Senato, in segno di gratitudine, propose di allungare di 10 anni il potere di Napoleone, lui si rifiutò e attraverso un plebiscito chiese al popolo di proclamarlo console a vita.
Sapeva che il suo potere era fragile, dunque era necessario rafforzarlo e consolidarlo così attraverso un nuovo senatoconsulto viene proclamato Imperatore dei francesi stabilendo l'ereditarietà della famiglia Bonaparte al trono, successivamente fece venire da Roma il Pontefice che con la sua autorità consacrò la sua incoronazione, episodio visto dai legittimisti come un usurpazione.
Nel frattempo, l'Inghilterra che non aveva mai digerito i termini della Pace di Amiéns, decise di non adempiere una delle sue clausole, quella che prevedeva il ritiro delle truppe inglesi da Malta, riaccendendo le ostilità.
Napoleone non era intenzionato a tirarsi indietro per cui passò tutto l'anno successivo accumulando risorse, addestrando le sue truppe e pianificando una strategia che gli consentisse di invadere l'Inghilterra, tuttavia la loro superiorità navale, tenacia e determinazione lo costrinsero a rivolgere la sua attenzione verso l'Europa Centrale.
NAPOLEONE E LA CHIESA
Con la Rivoluzione i rapporti tra Francia e Chiesa ne uscirono deteriorati in quanto quest'ultima perse la proprie supremazia a causa dell'esproprio dei propri beni e proprietà, Napoleone era disposto a ricucire questi legami in quanto non poteva rimanere indifferente davanti ad una porzione non irrilevante dell'opinione pubblica moderata e tra 1800 e 1801 trovarono un accordo.
Il testo del Concordato prevedeva:
1. Religione cattolica era la religione della maggioranza dei francesi
2. Il clero costituzionale e refrattario erano sostituti da vescovi nominati da Napoleone e consacrati dal Pontefice
3. L'esproprio dei beni e delle proprietà della chiesa erano ratificati a Roma
Il problema è che il testo doveva essere approvato dall'Assemblea composta a maggioranza dai repubblicani a e quindi fortemente anticlericale, per cui fu necessario introdurre un emendamento che prevedeva "tutti i privilegi riconosciuti alla Chiesa cattolica dovevano essere riconosciuti anche ai protestanti", sottolinenando dunque la laicità dello Stato
CODICE CIVILE
La Rivoluzione aveva stravolto il patrimonio legislativo francese, ma non era mai stato codificato, Napoleone allora affidò ad una serie di giuristi il compito di sintetizzazione legislativa.Il codice civile napoleonico era ambiguo, da un altro sottolineava l'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e dunque la scomparsa dell'aristocrazia e nobiltà ma dall'altro riconosceva una serie di privilegi a quelle stesse categorie, già fortemente provate dalla rivoluzione.
Suo punto di forza tuttavia era la centralità dello Stato cui interessi dovevano prevalere su ogni cosa, ad esempio il diritto di proprietà poteva essere limitato - esproprio - qualora in contrasto con l'utilità generale.
IMPERO
La Francia preoccupava le potenze europee le quali formarono la III Coalizione che però venne sconfitta:
- Austria venne attaccata in Baviera
- Le truppe austriache e prussiane furono investite e nonostante la superiorità numerica, sconfitte nella Battaglia di Austerlitz.
La battaglia di Austerlitz è anche nota come Battaglia dei tre imperatori per la presenza di 3 imperatori contemporaneamente sul campo, Napoleone, Alessandro I di Russia e Francesco II del Sacro Romano Impero Germanico.
- Solo l'Inghilterra ottenne la vittoria Battaglia di Trafalgar, dove perse la vita l'ammiraglio Nelson, ma che ha permesso ai britannici di consolidare la loro supremazia sui mari.
A questa sconfitta reagì la Russia, la quale era considerata e si considerava imbattibile, dunque si offrì di liberare l'Europa dalla minaccia francese, ma la IV Coalizione venne sconfitta.
Venne concluso un accordo tra i due Imperatori, tuttavia l'accordo era privo di qualsiasi fondamento economico, politico o sociale ma guidato semplicemente dalle ambizioni personali, sogni di megalomania e reciproca ammirazione, dunque destinato a frammentarsi cinque anni dopo ma che ora segnava l'egemonia francese sul continente.
Inghilterra e Austria cercarono di dar vita alla V Coalizione ma quest'ultima venne sconfitta e Vienna occupata.
Napoleone realizzava suo sogno: isolava l'Inghilterra e assoggettava l'Europa ad una nuova dinastia conquistatrice, la sua.
BLOCCO CONTINENTALE
Francia e Inghilterra sembravano imbattibili, dunque decisero di dar vita ad una guerra finanziaria volta a colpire e strangolare le rispettive economie.
L'Inghilterra dichiarò la Francia in stato di blocco: tutte le navi francesi e dei suoi alleati erano intercettati, la Francia reagì impedendo l'ingresso agli inglesi.
Il problema era che le merci continuavano ad essere commercializzate dalle navi neutrali, dunque l'Inghilterra decise di intercettarle in alto mare, suscitando una loro reazione. Diedero vita alla lega dei neutrali per la libertà di navigazione e commercio - Trattato di Tilsit - al quale l'Inghilterra reagì inasprendo le sanzioni e bombardando Copenhagen.
Fu allora che la Francia dichiarò il blocco continentale: tutte le navi inglesi erano intercettate, tutta la corrispondenza da e per l'Inghilterra e tutta la merce coloniale erano sequestrate, tutti i cittadini britannici erano arrestati e tutte le navi che avessero fatto scalo in un porto inglese sarebbero state interdette dai porti commerciali. L'Inghilterra reagì' sancendo che le navi che intendessero commercializzare con la Francia avrebbero dovuto far scalo in un porto inglese.
Ma affinché il blocco continentale funzionasse era necessario che esso fosse totale, ciò però richiedeva un dispiegamento sei risorse economiche e militari senza precedenti, per cui Napoleone decise di riprendere l'avventura imperiale.CAMPAGNA IN RUSSIA
La Russia non aveva niente da guadagnare né dal blocco continentale né tantomeno da un alleanza con la Francia.
La Francia invece riteneva che la Russia costituisse l'ultimo Stato europeo in grado di dialogare e commercializzare con l'Inghilterra dunque decise di occuparla.
Questa sconfitta mise in evidenza le difficoltà stesse dell'Impero, approfittando delle difficoltà dei francesi si costituì la VI Coalizione composta da Inghilterra, Austria, Spagna, Svezia, Russia e Prussia che nella Battaglia di Lipsia inflisse una sconfitta all'esercito napoleonico, e la Francia venne occupata.
Napoleone fu mandato in esilio presso l'isola d'Elba, mentre venne affidato al legittimo l'erede dei Borboni.
Napoleone non aveva le risorse economiche per dar vita ad un governo nel suo piccolissimo isolotto, ma a riaccendere le speranze furono le notizie che giungevano dalla Francia circa le difficoltà dei Borboni di ripristinare il prestigio della casa monarchica.
Lui allora, raduno un migliaio di uomini, riuscì ad illudere i controlli della flotta britannica e sbarcò in Francia, entrando trionfalmente a Parigi dove prese il potere.
Ha inizio i 100 giorni del miraggio del riscatto imperiale:
1. Venne approvata una nuova costituzione liberale
2. Napoleone dichiarò di voler governare in pace, dunque era disposto a rispondere ad ogni offesa da parte della VII Coalizione che nel frattempo si era costituita.
Quando però cercò di impedire il congiungimento delle truppe austriache con le truppe anglo-prussiane in Belgio, venne definitivamente sconfitto nella Battaglia di Waterloo e questa volta fu mandato in esilio nell'Isola di Sant'Elena dove 6 anni dopo morì.
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