La II Coalizione era iniziata a disgregarsi ancor prima della presa del potere da parte di Napoleone, presto l'Austria venne attaccata a partire dalla Svizzera dalle truppe del generale Moreau mentre Napoleone attraversava le Alpi, costringendoli alla resa e alla conclusione della Pace di Luneville. Successivamente anche l'Inghilterra concluse un accordo, la Pace di Amiéns con la quale la Francia rinunciava all'Egitto mentre conservava le sue altre conquiste. In Europa ora finalmente regnava la pace, ma affinché tutto tornasse come prima era fondamentale che Napoleone ripristinasse la vecchia e legittima dinastia sul trono di Francia, lui però aveva ben altri progetti, era infatti intenzionato a consolidare il proprio potere personale non attraverso la legittimazione divina, dalla legge o dalla tradizione ma dall'adesione popolare, dunque ricorreva ai c.d plebisciti con i quali si rivolgeva direttamente alla popolazione. Quando il Senato, in segno di gratitudine, prop
In Francia, come in molti Stati europei, quello delle armi era un mestiere come ogni altro dunque ci si arruolava in cambio di uno stipendio, mentre gli ufficiali provenivano tutti dalla nobiltà e aristocrazia. La Rivoluzione Francese ha in qualche modo stravolto questo assetto, basta pensare che con il suo scoppio molti nobiliti scapparono all'estero dunque con la guerra contro la Prussia gli ufficiali rimasti si rifiutarono di combattere e fu soltanto grazie ai volontari che le truppe nemiche furono arrestate nel 1792 a Valmy, mettendo in imbarazzo l'esercito ufficiale francese. Possiamo dunque affermare che si erano costituiti due eserciti - volontario e quello ufficiale - i quali gradualmente finirono per mescolarsi facendo dell'esercito francese una macchina di combattività ed efficienza. Politicamente l'esercito si trovava al centro, suo obiettivo era quello di ripristinare e mantenere l'ordine, dunque erano lontani sia dalla destra conservatrice sia dalla sin