JEAN JACQUES ROUSSEAU
Tutto ha inizio da un suo sfogo personale, in seguito ad un'illuminazione avvenuta presso i giardini parigini, che contribuisce a maturare in lui l'idea secondo la quale gli uomini sono tendenzialmente buoni, ma che dovuto alla legittimazione delle istituzioni, subiscono una corruzione di tale bontà.
Nell'opera Manoscritto di Ginevra, lui sostiene che ciò che accomuna gli uomini è la perfettibilità, ossia la capacità di migliorare oppure di peggiorare.
Nel suo stato di natura gli uomini vivono in un felice isolamento, nella solitudine e indipendenza, questo loro altruismo viene in qualche modo corretto e bilanciato dall'amor di sé, ossia la compassione e la pietà versi gli altri individui.
Questo amor di sé però subisce una corruzione, e diventa amor proprio, quando ad un certo punto della storia gli uomini se rendono conto della presenza degli altri, cominciano a vedere le diverse caratteristiche e qualità. che contribuiscono a far nascere un egoismo, dovuto alla riflessibilità, ossia la voglia di diventare meglio degli altri, di essere qualcosa di diverso da quel che si è.
Questo amor di sé, determina l'uscita degli individui dallo stato di natura, da quella bontà originaria, percorso che viene legittimato dalle istituzioni e dalla proprietà, ciò determina nella conclusione di un patto iniquo, ossia basato sulla disuguaglianza e sui rapporti tra servo-schiavo.
Un rapporto a lui illusorio, perché nessuna società è veramente libera se al suo interno esiste una qualsiasi forma di schiavitù e dipendenza, poi la vera indipendenza è quella morale, ossia la condizione di non essere assoggettato e di non assoggettare.
Lui allora rivendica la necessità di abbandonare questo patto iniquo, e di concludere un nuovo patto equo, basato sulle giuste e buone istituzioni, ricorrendo alla capacità di perfettibilità dell'uomo affinché si possa recuperare quell'amor di sé.
Nelle società più piccole, un tale processo è più facile da essere applicato, poi basta puntare sul rinnovamento dell'individuo. Più complesso è la situazione nelle società più grandi, in questi casi occorro investite e puntare sul cittadino e sull'educazione e istruzione dei singoli.
La sua opera più importante il Contratto Sociale, nella prima parte elenca i motivi che portarono alla corruzione della bontà originaria degli uomini, nella seconda parte vuole elencare le caratteristiche del nuovo patto equo.
Innanzitutto occorre farsi popolo tramite un patto d'unione, dove ognuno si mette a disposizione della collettività. questo è molto importante perché determina in uno sdoppiamento dell'individuo:
a) Cittadino - Perché parte dello Stato
b) Suddito - Perché sarà subordinato alle leggi, che è l'unica forma di subordinazione accettabile e possibile.
Queste condizioni garantiscono all'uomo una doppia libertà:
a) Civile - Poi tutti saranno uguali davanti legge
b) Morale - Condizione di totale indipendenza rispetto agli altri individui
La legge è la manifestazione diretta della massima volontà generale, che viene esercitata in maniera diretta, senza alcuna forma di rappresentanza, quindi l'Assemblea si riunirà ogni volta per deliberare e discutere.
Non sempre la volontà generale corrisponde con la volontà personale, in questi casi si dovrà "obbligare ad essere liberi" ovvero sarà fondamentale all'individuo maturare la convinzione secondo la quale la sua idea sia sbagliata, che in qualche modo la sua volontà fosse annebbiata dall'errore e quindi dovrà rinunciare alla propria volontà in vista del benessere dell'intera collettività, qualora ciò non avvenga, l'individuo sarà allontanato dalla società e dichiarato un nemico della democrazia.
La volontà generale ha alcune caratteristiche essenziali:
a) Inalienabile e Indivisibile
b) Diretta: Facilmente applicabile nelle piccole società come ad esempio Ginevra, ma molto più complesse in quelle società più grandi, come la Francia, in questi casi lui riconosce una deroga a questo principio di indivisibilità, riconoscendo la possibilità di delegare un rappresentante vincolato da un mandato imperativo, in alcune specifiche materie e per un determinato periodo di tempo.
c) Infallibile: Perché considerando che la Volontà Generale è la manifestazione della volontà dell'intera collettività, non esiste la necessità di ricorrere a delle garanzie.
d) Limitata - Perché dovrà rispettare i limiti imposti dalla legge.
La forma di Stato perfetta per lui era la Repubblica basata sulla sovranità popolare, sulle buone leggi, buone istituzioni e subordinamento dell'Esecutivo rispetto al Legislativo.
La divisione dei poteri vede il Legislativo come il cuore e l'Esecutivo come il cervello, fondamentale è garantire una loro perfetta sintonia affinché l'intero apparato possa funzionare adeguatamente per questo motivo la forma di governo sarà scelta dal Legislativo, che procederà a nominare una serie di Magistrati oppure il Re stesso.
La Repubblica ideale per Rousseau può essere:
a) Democratica - Esecutivo nelle mani di più della metà della popolazione
b) Aristocratica - Esecutivo nelle mani di una porzione della società, una minoranza
c) Monarchica - Il declassamento della figura del sovrano, il quale diventa un semplice esecutore della legge.
Tutto ha inizio da un suo sfogo personale, in seguito ad un'illuminazione avvenuta presso i giardini parigini, che contribuisce a maturare in lui l'idea secondo la quale gli uomini sono tendenzialmente buoni, ma che dovuto alla legittimazione delle istituzioni, subiscono una corruzione di tale bontà.
Nell'opera Manoscritto di Ginevra, lui sostiene che ciò che accomuna gli uomini è la perfettibilità, ossia la capacità di migliorare oppure di peggiorare.
Nel suo stato di natura gli uomini vivono in un felice isolamento, nella solitudine e indipendenza, questo loro altruismo viene in qualche modo corretto e bilanciato dall'amor di sé, ossia la compassione e la pietà versi gli altri individui.
Questo amor di sé però subisce una corruzione, e diventa amor proprio, quando ad un certo punto della storia gli uomini se rendono conto della presenza degli altri, cominciano a vedere le diverse caratteristiche e qualità. che contribuiscono a far nascere un egoismo, dovuto alla riflessibilità, ossia la voglia di diventare meglio degli altri, di essere qualcosa di diverso da quel che si è.
Questo amor di sé, determina l'uscita degli individui dallo stato di natura, da quella bontà originaria, percorso che viene legittimato dalle istituzioni e dalla proprietà, ciò determina nella conclusione di un patto iniquo, ossia basato sulla disuguaglianza e sui rapporti tra servo-schiavo.
Un rapporto a lui illusorio, perché nessuna società è veramente libera se al suo interno esiste una qualsiasi forma di schiavitù e dipendenza, poi la vera indipendenza è quella morale, ossia la condizione di non essere assoggettato e di non assoggettare.
Lui allora rivendica la necessità di abbandonare questo patto iniquo, e di concludere un nuovo patto equo, basato sulle giuste e buone istituzioni, ricorrendo alla capacità di perfettibilità dell'uomo affinché si possa recuperare quell'amor di sé.
Nelle società più piccole, un tale processo è più facile da essere applicato, poi basta puntare sul rinnovamento dell'individuo. Più complesso è la situazione nelle società più grandi, in questi casi occorro investite e puntare sul cittadino e sull'educazione e istruzione dei singoli.
La sua opera più importante il Contratto Sociale, nella prima parte elenca i motivi che portarono alla corruzione della bontà originaria degli uomini, nella seconda parte vuole elencare le caratteristiche del nuovo patto equo.
Innanzitutto occorre farsi popolo tramite un patto d'unione, dove ognuno si mette a disposizione della collettività. questo è molto importante perché determina in uno sdoppiamento dell'individuo:
a) Cittadino - Perché parte dello Stato
b) Suddito - Perché sarà subordinato alle leggi, che è l'unica forma di subordinazione accettabile e possibile.
Queste condizioni garantiscono all'uomo una doppia libertà:
a) Civile - Poi tutti saranno uguali davanti legge
b) Morale - Condizione di totale indipendenza rispetto agli altri individui
La legge è la manifestazione diretta della massima volontà generale, che viene esercitata in maniera diretta, senza alcuna forma di rappresentanza, quindi l'Assemblea si riunirà ogni volta per deliberare e discutere.
Non sempre la volontà generale corrisponde con la volontà personale, in questi casi si dovrà "obbligare ad essere liberi" ovvero sarà fondamentale all'individuo maturare la convinzione secondo la quale la sua idea sia sbagliata, che in qualche modo la sua volontà fosse annebbiata dall'errore e quindi dovrà rinunciare alla propria volontà in vista del benessere dell'intera collettività, qualora ciò non avvenga, l'individuo sarà allontanato dalla società e dichiarato un nemico della democrazia.
La volontà generale ha alcune caratteristiche essenziali:
a) Inalienabile e Indivisibile
b) Diretta: Facilmente applicabile nelle piccole società come ad esempio Ginevra, ma molto più complesse in quelle società più grandi, come la Francia, in questi casi lui riconosce una deroga a questo principio di indivisibilità, riconoscendo la possibilità di delegare un rappresentante vincolato da un mandato imperativo, in alcune specifiche materie e per un determinato periodo di tempo.
c) Infallibile: Perché considerando che la Volontà Generale è la manifestazione della volontà dell'intera collettività, non esiste la necessità di ricorrere a delle garanzie.
d) Limitata - Perché dovrà rispettare i limiti imposti dalla legge.
La forma di Stato perfetta per lui era la Repubblica basata sulla sovranità popolare, sulle buone leggi, buone istituzioni e subordinamento dell'Esecutivo rispetto al Legislativo.
La divisione dei poteri vede il Legislativo come il cuore e l'Esecutivo come il cervello, fondamentale è garantire una loro perfetta sintonia affinché l'intero apparato possa funzionare adeguatamente per questo motivo la forma di governo sarà scelta dal Legislativo, che procederà a nominare una serie di Magistrati oppure il Re stesso.
La Repubblica ideale per Rousseau può essere:
a) Democratica - Esecutivo nelle mani di più della metà della popolazione
b) Aristocratica - Esecutivo nelle mani di una porzione della società, una minoranza
c) Monarchica - Il declassamento della figura del sovrano, il quale diventa un semplice esecutore della legge.
Commenti
Posta un commento