Passa ai contenuti principali

Forme di Governo

Individuare la forma di uno Stato richiede l'analisi di due elementi:



1. Quali organi di indirizzo politico sono legittimati a suffragio universale: monista o dualista

 2. Quale sia il rapporto tra questi organi

Ne derivano quattro forme di governo:

Governo Presidenziale: Forma di governo nel quale entrambi gli organi di indirizzo politico vengono legittimati a suffragio universale e vi è un rapporto di separazione tra potere Esecutivo e quello Legislativo ossia tra Presidente e Congresso

Governo Semipresidenziale: Nonostante il Presidente sia eletto a suffragio universale non vi è un rapporto di separazione ma di fiducia tra Presidente e Parlamento

Governo Parlamentare: Caratterizzato dalla fiducia tra Governo e Parlamento nel quale il primo viene legittimato indirettamente.

Governo Direttoriale: Consiglio Nazionale viene legittimato a suffragio universale e insieme al Consiglio degli Stati, che rappresenta i Cantoni, formano l'Assemblea Federal. Quest'ultima elegge il Consiglio Federale che rimane in carica per 4 anni e non è revocabile, salvo rinnovo integrale del Consiglio nazionale - art. 96

"I membri del Consiglio federale rimangono in funzione un quadriennio (art. 145 Cost.); le elezioni di rinnovo ordinarie hanno dunque luogo ogni quattro anni. Il Consiglio federale non può essere revocato. Tuttavia, se in una votazione preliminare il Popolo si pronuncia a favore di una revisione totale della Costituzione federale, si procede a un rinnovo integrale straordinario del Consiglio nazionale, del Consiglio degli Stati e del Consiglio federale (art. 193 cpv. 3 Cost.art. 175 cpv. 2 Cost.). Questa rielezione ha luogo quando viene inoltrata un’iniziativa popolare che propone la revisione totale della Costituzione oppure se le due Camere non sono concordi sullo svolgimento di una tale revisione (art. 193 cpv. 2 Cost.)."

Laddove il potere Esecutivo sia distinto dal potere Legislativo - Presidente/Congresso e Assemblea Nazionale/Assemblea Federale - non vi sarà necessità di un organo intermedio in quanto le funzioni di mediazione saranno svolte dal Capo dell'Esecutivo oppure da un organo terzo privo però di poteri sostanziali.

Nel sistema Parlamentare invece, il rapporto di fiducia tra Esecutivo e Legislativo richiede un organo terzo che limiti i poteri del Parlamento e ne garantisca l'equilibrio politico grazie a delle prerogative proprie.


SISTEMA POLITICO

Riguarda il numero di partiti presenti in Parlamento e il loro dislocamento. Laddove vi siano due partiti, vi è la certezza di dar vita ad una maggioranza e ad un opposizione, se il numero di partiti aumenta, maggiore sarà l'instabilità e le probabilità di una crisi politica. 

Ovviamente la teoria inversamente proporzionale tra numero di partiti e stabiliti non è priva di incertezza per questo motivo attualmente si ricorre al criterio numeri per relationem cioè per distinguere il sistema bipartitico dal sistema bipolare, caratterizzato da coalizioni di partiti e dunque oggetti a maggior instabilità.

Dobbiamo pertanto distinguere il sistema bipolare/bipartitico dal sistema multipolare, che ci permetterà di analizzare il centro del sistema.




Nei sistemi bipolari/bipartitici il centro del sistema politico non sarà occupato da partiti disposti a cambiare schieramento nel corso della Legislatura. Nel sistema multipolare invece il centro sarà occupato dai partiti antitisistema ossia non disposti ad entrare a far parte di alcuna maggioranza, se questi partiti si rafforzano potranno dar vita a due sistema politico bloccato.


SISTEMA ELETTORALE

Riguarda il modo con il quale i voti vengono trasformati in seggi. I due modelli utilizzati sono:

1. Maggioritario 

- Applicato solitamente nei collegi uninominali

- Viene eletto il candidato che ottiene la maggioranza, assoluta o relativa. dei voti. Solitamente viene richiesta la maggioranza assoluta, difficilmente ottenibile al primo turno, da qui la tendenza a ricorrere al doppio turno


2. Proporzionale 

- Applicato solitamente nei collegi plurinominali

- Premiano la lista o coalizione che ottiene più voti

Dunque

Il sistema maggioritario viene solitamente applicato laddove sia richiesto, all'indomani delle elezioni, di una maggioranza, indipendentemente dalla rappresentatività dei voti degli elettori. Il sistema proporzionale invece tiene in considerazione questa rappresentatività a prescindere dalle eventuali ricadute sulla formazione di una maggioranza.



Ad influenzare il sistema elettorale sono:

1. radicalmente territoriale dei partiti

2. Disegno dei collegi

3. Soglia di Sbarramento

4. Trasformazione dei seggi in voti

4. Premio di maggioranza.




Commenti

Post popolari in questo blog

Italia: Dal Fascismo alla Resistenza

Le morti, distruzioni, bombardamenti e le notizie dal fronte di guerra decretarono il crollo del fronte interno e del mito di Mussolini. Il Re decise di intervenire solo in seguito allo sbarco degli anglo-americani in Sicilia, forte dal sostegno di alcun leader fascisti i quali avevano durante una riunione del Gran Consiglio approvato a maggioranza un ordine del giorno molto critico nei confronti di Mussolini. Quando Mussolini si presentò davanti al Re, venne arrestato e prese il suo posto Badoglio, il quale nel 3 Settembre firmò con gli anglo-americani un armistizio corto. Appena questo accordo venne reso pubblico, la Germania occupò l'Italia, liberarono Mussolini e costringendo il Re e Badoglio a rifugiarsi a Brindisi, dove il 29 Settembre venne firmato un armistizio lungo, l'Italia infatti dichiarò guerra alla Germania diventando co-belligerante. L'Italia si trovò divisa dalla linea Gustav: NORD - Tedeschi, Mussolini fondò la Repubblica Sociale Italiana e na...

Sistema Elettorale

Oggi parleremo  dei caratteri principali ed elementari del sistema elettorale italiano, iniziamo vedendo quale siano i 3 principi fondamentali sul quale esso si fonda: a) Cittadinanza Politica: Riguarda tutti coloro che possono accedere al voto, infatti devono avere raggiunto la maggiore età ed essere cittadini italiani, ricordando che il voto è personale, uguale, libero, segreto e soprattutto un dovere civico Elettorato Attivo - 18 anni per la Camera e 25 per il Senato                                                           Elettorato Passivo - 25 anni per la Camera e 40 per il Senato Art. 22:  Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome. b) Sistema Elettorale: Processo con il quale i voti si trasformano in seggi - Proporzionale: Le forze politiche che ...

Il Parlamento

La Costituzione italiana ha optato per un bicameralismo perfetto , nel senso che entrambe le Camere svolgono le medisime funzioni. Art. 55 - Il parlamento si compone della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Il Parlamento si riunisce in seduta comune dei membri delle due Camere nei soli casi stabiliti dalla Costituzione. Nonostante questo bicameralismo, le Camere presentano alcune differenze: a) Camera  - 630 Membri - 18 anni l'elettorato attivo - 25 anni l'elettorato passivo - Presidente della Camera presiede il Parlamento in seduta comune b) Senato - 315 membri - 25 anni l'elettorato attivo - 40 anni l'elettorato passivo - Presidente del Senato svolge il ruolo di supplente del Presidente della Repubblica Le Camere si riuniscono in seduta comune nei casi stabiliti dalla Costituzione: a) Elezione del Presidente della Repubblica b) Atto d'accusa nei confronti del Presidente della Repubblica c) Elezione dei giudici...