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Governo Parlamentare

Forma di governo nella quale il Governo è legato da un rapporto di fiducia con il Parlamento, eletto dal corpo elettorale.

INGHILTERRA

Monarchia parlamentare bipartitica caratterizzata da un'alternanza tra maggioranze.

La legge elettorale permette la formazione di una maggioranza parlamentare espressa da un solo partito, cui leader diventerà il Capo dell'Esecutivo: Primo Ministro

Ciò fa con che il Governo goda di una sorta di carta bianca, in quanto non avrà problemi a far passare i propri disegni di legge e programma - Governo di gabinetto o del premier - il problema è che il PM dovrà mantenere costantemente il controllo del proprio partito, se questo rapporto viene meno, il partito potrebbe scegliere un nuovo leader, mettendo a rischio il Governo.


Il Primo Ministor nomina il Governo, ma solo alcuni di loro partecipano direttamente col il Primo Ministro nell'elaborazione e attuazione dell'indirizzo politico: inner cabinet.

Formalmente lo scioglimento delle Camere è una prerogativa del Re, ma sostanzialmente è nelle mani del Primo Ministro, il quale sceglie il momento più propizio per presentarsi agli elettori, per questo motivo, un eventuale attesa della scadenza del mandato - come è successo con Gordon Brown - è visto come un segno di debolezza politica, di procrastinare il giudizio del corpo elettorale.

Carattere maggioritario si riflette anche nella c.d Ministers of the Crown Act che riconosce una serie di diritti e dovere al leader dell'opposizione, che forma un vero e proprio governo ombra - Shadow Cabinet - così da essere pronto e preparato qualora si verifichi l'alternanza tra le maggioranze.





GERMANIA


Principale esempio di razionalizzazione della forma di governo parlamentare intenzionata ad evitare un eccessiva concentrazione dei poteri.



a. Soglia di Sbarramento al 5%

b. Art 21 di contrasto ai c.d partiti antisistema

c. Cancelliere eletto dal Bundestag a maggioranza assoluta

d. Sfiducia Costruttiva: il Bundestag non può sfiduciare il Cancelliere senza aver primo eletto uno nuovo Cancelliere, così da evitare di aprire una crisi politica dalla durata incerta, dimostra inoltre che l'opposizione sia effettivamente diventata maggioranza.

e. Presidente può sciogliere le Camere in due casi:

1. Qualora la Bunderstag non riuscendo ad eleggere un Cancelliere a maggioranza assoluta nelle prime due votazioni, ne elegge uno a maggioranza relativa. In questo caso il Presidente può decidere se procedere con la nomina oppure con lo scioglimento.

2. Qualora il Primo Ministro abbia una questione di fiducia respinta, il Presidente avrà 21 giorni per sciogliere le camere, salvo che nel frattempo il Bundestag non ne elegga un nuovo Cancelliere.

Nel governo parlamentare, il Governo gode di una certa supremazia in quanto  stabilisce gli odg e i ritmi dei lavori delle Camere, il Parlamento invece deve assicurare leale cooperazione nonché un luogo nel quale le opposizioni possano presentare progetti e proposte alternative.

Affinché ciò si concretizzi è necessario che il sistema politico sia idoneo, tale idoneità viene assicurata dal bipartitismo. 

Nel sistema multipartitico invece sarà fondamentale la volontà e la tendenza dei partiti a cooperare, da qui la ricerca di forme di razionalizzazione dei rapporti tra Governo e Parlamento, un esempio chiaro rimane quello del semiparlamentarismo, che vedremo successivamente.

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