Il Primo Ministro greco Alexis Tsipras affermò oggi che la Grecia è vicina all'accordo con i creditori, il che secondo lui porrà fine ai dubbi riguardo la presenza del suo Stato nella zona euro.
Questi sviluppi riguardano gli ultimi aggiornamenti delle negoziazioni tra la Grecia e gli ufficiali europei. L'importo di queste negoziazioni è di circa 86 miliardi di euro, i quali saranno destinati a ripristinare le finanze greche ed evitare un collasso economico.
"Siamo nella retta finale, nonostante le difficoltà in cui ci troviamo, speriamo che questo accordo possa finalmente porre la parola fine riguardo questa incertezza verso il futuro della Grecia." Affermò Tsipras
Questo accordo probabilmente sarà concluso entro il 20 Agosto quando la Banca Centrale Europea dovrà incassare 3.5 miliardi di euro.
Loro sostengono che un tale accordo è possibile, nonostante la Commissione Europea descriva il loro obiettivo come ambizioso, lasciando intendere che molto dovrà ancora esse fatto.
Tsipras, il quale stava visitando il Ministero dell'Agricoltura, affermò che questo processo potenzialmente includerà anche il Parlamento Europeo, indirettamente riferendosi alle lamentele riguardo la legittimità delle richieste dei creditori.
"Ad un certo punto, questa situazione dovrà essere sotto controllo e monitoraggio del Parlamento Europeo, un'istituzione democratica la quale possiede credibilità." Tsipras sostenne.
Nelle prossime 2 settimane, la Grecia dovrà concordare i termine dei prestiti, o almeno assicurare un prestito-ponte. Quest'ultimo già ricevuto il mese scorso per finanziare i bisogni più urgenti.
Gli ufficiali greci sostengono che il paese vuole il prestito per intero subito, piuttosto che soltanto un prestito ponte.
"Non accetteremo nuove azioni come le riforme, ad esempio, per assicurarci un piccolo prestito-ponte." afferma Nikos Filis, porta voce parlamentare del partito di Tsipras, Syriza.
"Vogliamo firmare un accordo definitivo, poi vedremo ciò che dovrà essere fatto per il pagamento dei 25 miliardi della prima rata."
I media greci sostengono che fino a 10 miliardi di euro della prima rata saranno investiti nella banche, il che è una priorità, così da ripristinare la liquidità, dato i prelievi in massa effettuati dall'inizio dell'anno.
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