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Devianza e Criminalità

Devianza è un comportamento che allontana, che devia dalle norme socialmente stabilite e che va quindi inevitabilmente incontro ad una qualche forma di sanzione.

Tuttavia nessun comportamento è di per sé deviante per questo occorre sempre valutare il contesto storico sociale nel quale avviene, pertanto non esiste mala in sé ma mala quio prohibita.

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I principali studi sulla devianza si concentrano:

SUICIDIO - Durkhein si basava sulle statistiche, che però non erano  molto affidabili giacché molto spesso dipenderanno dal significato che la collettività attribuisce a questo fenomeno.

CRIMINALITÀ' - Fa riferimento alle statistiche giudiziarie, in alcuni casi esiste una quasi completa relazione tra crimini commessi e crimini denunciati, in altri casi però ciò non è possibile e riguardano i reati senza vittime e/o nei confronti della collettività che costituiscono il numero oscuro del crimine, per cui si dovrà far affidamento alle testimonianze, denunce e capacità delle forze dell'ordine.



TEORIE SULLA CRIMINALITÀ'

BIOLOGICA - Afferma che la devianza è frutto di una condizione fisica e patologica, infatti esisteva una legge medievale secondo la quale "qualora due persone fossero sospettate di un reato, era da considerarsi probabilmente colpevole quella più brutta e deforme". I principali sostenitori di questa teoria sono:

a) Lambroso: Ricollegava la devianza all'evoluzione, infatti affermava che il criminale fosse un soggetto inferiore, vicino all'uomo dalle origini, quindi non pienamente sviluppato e questa mancanza evolutiva rendeva difficile l'accettazione delle norme sociali spingendoli verso la devianza.

b) Sheldon: Elencato 3 tipologie fisiche degli uomini: esomorfo, ectomorfo e endomorfo.

c) XYY: Gli uomini nascono con 46 cromosomi, alcuni però nascono con 47, se questo extra cromosoma derivasse dalla madre X, non dovrebbero esserci dei problemi, se il cromosoma invece derivava dal padre Y, era molto probabile che l'individuo adottasse dei comportamenti devianti.

CONFLITTUALITÀ' - Robert Merton afferma che nella società esiste un divario tra gli scopi proposti alla società e i mezzi efficientemente disponibili per raggiungerli:

- Innovazione: Accetta le mete ma non i mezzi
- Conformismo: Accetta i mezzi e scopi, l'unica condizione non deviante
- Ritualismo: Abbandona le mete ma questa attaccato alle norme
- Rinuncia: Rinuncia ai mezzi e scopi
- Ribellione: Rinuncia e sostituisce mezzi e scopi con altri.

CONTRATTO SOCIALE - Afferma che gli uomini sono tendenzialmente deboli e quindi sono naturalmente portati alla devianza, per questo si domandano "se gli uomini sono tendenzialmente deboli, perché la maggior parte di loro non è deviante?", la risposta si trova nei contratti sociali, infatti l'uomo è portato alla devianza quando il legame che lo lega alla società e debole:

- Mancanza di punto di riferimento o credenze
- Debole legame con i genitori e insegnanti

SUBCULTURA - Devianza è frutto di quella serie di comportamenti, abitudini e costumi elaborati da un gruppo all'interno del quale l'individuo compie il suo lavoro di socializzazione.

ETICHETTAMENTO - La devianza è prodotto di quella serie di processi di definizione e attribuzione sociale che finiscono per ristrutturale l'identità dell'individuo.

SCELTA RAZIONALE - Afferma che la devianza non sia frutto di un fattore esterno o patologico, ma della ragione, lo studioso Tsutomi afferma che "gli uomini sono devianti, non perché malvagi o dovuto ad una condizione patologica, ma perché sono normali".
                                            Sanno che trasgredendo una norma andranno incontro ad una qualche forma di sanzione:

- Interna: Senso di colpa, derivato dal tribunale interno
- Esterno: a) Pubblico - Le sanzioni dello Stato
                 b) Privato - L'atteggiamento degli altri nei confronti della persona deviante.


FORME DI CRIMINALITÀ'

ATTIVITÀ' PREDATORIE COMUNE- Atti illeciti compiuti da un individuo che con la forza cerca di impossessarsi dei beni che appartengono ad un altro individuo: scippo, borseggio e furto.

OMICIDI - a) Colposo - Articolo 43 del Codice Penale
                     b) Doloso - Preterintenzionale o Occasionale

REATI DEI COLLETTI BIANCHI - Atti illeciti compiuti da un soggetto di elevata estrazione sociale nel corso delle proprie attività:

a) Reati di Occupazione: Reati compiuti nello svolgere delle proprie funzioni in vista di un vantaggio personale: concussione, corruzione e inside trader
b) Reati di Organizzazione: Reati compiti per conto e in nome di un altra organizzazione: frode e reati nei confronti della collettività.


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OSCILLAZIONE DELLA CRIMINALITÀ'

Essenziale alla riduzione della criminalità e omicidi fu la civilizzazione, nel Medioevo la società era caratterizzata da un costante stato di guerra quindi gli uomini era disposti a ricorrere alla forza e violenza per difendersi, questo subì un cambiamento quando una delle forze ottenne il potere e concentrò nelle proprie mani l'utilizzo legittimo della forza sostituendo la guerra e violenza con la diplomazia e il dialogo, questa ritrovata tranquillità ha permesso agli uomini di imparare a dominare i propri istinti e passioni, portando quindi ad un inevitabile riduzione degli episodi di violenza.

Il livello di violenza conobbe un aumento nel periodo post bellico dovuto ad alcuni elementi:

a) Crisi e instabilità economica, politica e sociale
b) Utilizzo legittimato dalla violenza da parte del governo

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