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Le lezioni che il FMI trascurò - Debora Guazzelli

Negli ultimi anni, il Fondo Monetario Internazionale ha imparato alcune importanti lezioni in come gestire un governo nelle situazioni di crisi. Tuttavia per quanto riguarda la crisi Greca, ognuna di queste lezioni fu ignorata.
 
1) Prestiti:
 
Quando si deve salvare uno Stato con dei prestiti, si deve fare una sola volta e definitivamente. Questa lezioni fu imparata nel 1997 quando il salvataggio della Corea del Sud fu un fallimento tanto che furono costretti a negoziare un ulteriore piano di salvataggio. Nel caso della Grecia questo è ancora peggio, poi inizialmente si parlavano di 86 miliardi di Euro, i quali sono diventati 110 miliardi nel 2010 e successivamente 130 miliardi nel 2012.
 
2) Salvataggio delle banche:
 
FMI imparò questa lezione nel modo più duro possibile durante gli anni 80, quando trasferirono prestiti bancari dei paesi dell'America Latina ai propri libretti o in quelli degli altri paese-
Con la Grecia, i prestiti concessi dalle banche francesi e tedesche furono trasferiti nei libretti pubblici, esponendo alla crisi, non solo i contribuenti europei, ma l'intera comunità europea. 
 
 
3)Austerità:
 
Essa spesso porta ad un circolo vizioso, poi i tagli della spesa determinano un'ulteriore contrazione, cosa che probabilmente non succederebbe in situazioni alterne. Poiché il FMI concede dei prestiti a breve termini, furono ignorati gli effetti dell'austerità in modo da assicurare delle proiezioni di crescita, lasciando intendere la possibilità di una ripresa economica che garantirebbe l'effettivo pagamento dell'importo dovuto. Nel frattempo, anche gli altri paesi, giustificando una riduzione nei finanziamenti, trovarono conveniente ignorare l'impatto catastrofico dell'austerità.


4) Riforme:
 
 Il FMI imparò che le riforme sono più efficaci quando sono poche ma precise. Quando ad un paese serve un'assistenza, è facile ai creditori chiedere numerose riforme, ma i governanti di un paese in crisi non riusciranno a gestire tutti gli impegni presi  nei confronti dei creditori internazionali.
Le riforme avranno successo soltanto se il governo è deciso ad impegnarsi  fino alla fine altrimenti le condizioni imposte dall'estero  finiranno per fallire. 
Il FMI si dimostrò rigido nei confronti della Grecia, come lo furono nei confronti di Brasile, Indonesia e Zambia, anche se questo atteggiamento si era già dimostrato controproducente.
 
5) Moneta:
 
Il salvataggio dei paesi che non controllano completamente le proprie monete, hanno ulteriori rischi. Come il FMI imparò in Argentina e Africa, probabilmente questo atteggiamento porterà ad una svalutazione.
Non riuscendo a preavvertire Grecia, Portogallo, Irlanda e Spagna dei rischi che erano esposte nell'unirsi ad un blocco economico il FMI avrebbe dovuto considerare se era adeguato o addirittura necessario intervenire in Europa, la loro scelta di intervenire ha soltanto sottolineato i rischi conseguenti ad una tale decisione.
 
Per concludere, il motivo principale dell'intervento del Fondo Monetario Internazionale era che l'Europa non riusciva a risolvere i propri problemi , ma avevano comunque  il potere e l'influenza di coinvolgere anche il FMI.

 
" La Grecia, conformandosi alle regole universalmente riconosciute del diritto internazionale, persegue il consolidamento della pace e della giustizia, nonché lo sviluppo delle relazioni amichevoli tra i popoli e gli Stati."
 Articolo 2 della Costituzione Greca
 
 
 
 
 
 
 
 

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